LE FAMIGLIE LINGUISTICHE


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La Famiglia è l’unità genealogica massima: se due lingue non appartengono alla stessa famiglia, esse non sono genalogicamente apparentate. Le unità genealogiche di livello inferiore alla famiglia sono chiamate gruppi (o classi): quindi una famiglia linguistica contiene diversi gruppi che si articolano in sottogruppi.
Si dice che le lingue fanno parte di uno stesso raggruppamento genealogico se esse derivano da una stessa lingua originaria.
Un caso evidente di lingue genealogicamente apparentate è quello delle lingue romanze, o neolatine (italiano, francese,spagnolo,portoghese, romeno ecc): esse sono tutte derivate da un’unica lingua madre il Latino. A loro volta le lingue romanze fanno parte delle lingue indoeuropee, che costituiscono una famiglia linguistica.

famiglie linguistiche

LE FAMIGLIE LINGUISTICHE

  • La famiglia afro-asiatica ( o camito-semitica): comprende numerose lingue parlate o estinte, in un’area che comprende l’Africa settentrionale (Egitto/ Libia/ Tunisia /Algeria/Marocco),il Medio Oriente (Libano/Siria/Iraq/Israele/Giordania/Arabia Saudita e altri stati della penisola arabica) e parte dell’Africa Orientale (Etiopia/Eritrea/Somalia). A questa famiglia appartengono l’egiziano antico (lingua camitica), l’arabo e l’ebraico (lingue semitiche)
  • La famiglia uralica: comprende numerose lingue parlate in Europa Orientale e nell’Asia Centrale e Settentrionale. Tra le lingue uraliche sono lingue ufficiali di altrettanti stati europei: il finlandese (o finnico) della Francia, l’estone dell’Estonia e l’ungherese dell’Ungheria.
  • La famiglia sino-tibetana: alla quale appartiene il cinese mandarino, il tibetano e il lolo-birmano
  • La famiglia nigerkordofaniana: comprende la maggioranza delle lingue parlate nelle nazioni africane poste a sud del Sahara. Tra esse, particolare importanza ha il swahili diffuso in diversi stati dell’Africa Orientale.
  • La famiglia altaica: comprende il mongolo e il turco (Asia centrale); quella dravidica, che comprende le lingue parlate nella parte meridionale dell’india (le più diffuse sono il tamil e il telugu), quella austronesiana (comprende un gran numero di lingue che vanno dal malgascio, la lingua del Madagascar, passando per le lingue dell’Indonesia, di cui il bahasa, fino alle lingue delle isole del Pacifico Orientale); quelle amerindiane che sono le lingue degli indiani d’America. Ci sono, infine le lingue isolate come il basco in Europa, il giapponese e il coreano in Asia.
  • La famiglia Indoeuropea: nei primi decenni dell’800 si scoprì che il sanscrito (un’antica lingua dell’India) ed alcune lingue europee come il latino e il greco, sono genealogicamente apparentate. Intorno al 1830 per indicare questa famiglia linguistica fu coniato il termine indoeuropeo (altri termini equivalenti sono arioeuropeo e indogermanico). La famiglia indoeuropea si suddivide in gruppi e sottogruppi:
    1. Il gruppo indo-iranico, suddiviso in due sottogruppi:indiano (appartiene il sanscrito, parlato nel primo millennio a.C., e il vedico, fine del II° millennio a.C., i cosiddetti dialetti pracriti, come lo hindī e lo urdu) ed iranico è ulteriormente suddiviso in due rami: le lingue iraniche occidentali come il persiano antico, l’avestico, il persiano moderno e il curdo; le lingue iraniche orientali come il pasto o afgano.
    2. Il gruppo tocario, rappresentato da due lingue estinte e convenzionalmente indicate come Tocario A e Tocario B documentati da alcuni testi della religione cinese del Xinjiang.
    3. Il gruppo anatolico, comprendente varie lingue diffuse del II e nel I millennio a.C. nell’Anatolia o Asia minore e oggi estinte. Tra esse la più documentata è l’ittita, lingua di un popolo di ittiti dell’Asia minore.
    4. Il gruppo armeno, rappresentato solo dall’armeno.
    5. Il gruppo albanese, rappresentato solo dall’albanese.
    6. Il gruppo slavo, diviso in tre sottogruppi: slavo orientale, comprendente il russo, il bielorusso e l’ucraino; slavo occidentale, comprendente il polacco, il ceco, lo slovacco; slavo meridionale, comprendente il bulgaro, il macedone, il serbo-croato e lo sloveno.
    7. Il gruppo baltico, che comprende il lituano e il lettone lingue ufficiali delle repubbliche di Lituania e Lettonia, e varie lingue estinte di cui la più importante è il prussiano antico.
    8. Il gruppo ellenico, rappresentato dal greco. La forma moderna di questa lingua (il cosiddetto neogreco) è la lingua ufficiale della Grecia e di Cipro.
    9. Il gruppo italico, si suddivide in due gruppi: italico orientale: comprende alcune lingue dell’Italia antica, come l’osco, l’umbro, il sannita; italico occidentale (o italico-falsico): comprende il latino che ha dato origine alle lingue dette neolatine o romanze. Tra le lingue romanze ricordiamo: il portoghese, lo spagnolo, l’italiano, il romeno, il gallego (lingua della Galizia, nella Spagna nord-occidentale), il catalano (lingua della Catalogna, la regione della Spagna con capitale Barcellona), il retoromanzo (lingua parlata in Svizzera e nelle vallate dolomitiche intorno al gruppo del Sella e in Friuli), il provenzale, lingua romanza del sud-est della Francia.
    10. Il gruppo germanico, diviso in tre sottogruppi: germanico orientale che comprende il gotico; germanico settentrionale che comprende le lingue nordiche, ossia lo svedese, il danese, il norvegese, l’islandese e il teorico; germanico occidentale, che si suddivide in due rami: 1. anglo-frisone (appartiene il frisone e l’inglese) 2. neerlando-tedesco (appartiene l’olandese, il tedesco)
    11. Il gruppo celtico, si suddivide in due sottogruppi: gaelico a cui appartiene l’irlandese, il gaelico di Scozia; britannico a cui appartiene il cimrico o gallese, il cornico e il bretone.

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